Agorà, un termine che in sé racchiude una notevole forza simbolica, emblema di cultura, politica, democrazia, un intricato crocevia di arte, filosofia, pensiero e libertà.
Il concetto di Agorà è stato sviluppato con lucida chiarezza nell'opera fotografica di Francesco Corbetta, stampe a colori costituite da un intreccio di strisce di tessuto, avente lo stesso soggetto ma con una parte di esse stampate con inversione cromatica.
La lettura che il fotografo è riuscito a rendere si traduce in un simmetrico caos, un euritmico scompiglio e tutto il dinamismo che uno spazio architettonico come una piazza può trasmettere.
Dalla scomposizione delle forme si percepisce il dedalo di esperienze, di stati d’animo che si avvicendano, vivacizzando i luoghi legati alla quotidianità.
Mediante una capillare ricerca cromatica nella rappresentazione della figura, Corbetta è come se riuscisse a captare l’anima delle forme che abitano lo spazio.
Per raggiungere la carica emotiva che l’opera trasmette, l’artista ha compiuto analogismi con il mondo dell’arte pittorica del ‘900.
Le fotografie eseguite, strizzano l’occhio ai futuristi e nella scomposizione delle forme riecheggia l’ombra del cubismo.Il coinvolgimento dell’osservatore è dato anche dalle superbe dimensioni dell’opera (cm 290×480) nonché delle straordinarie location di Villa Olmo – Lake Como e Le beffroi – Montrouge, Parigi.